Alessandro Mazzette è direttore del Consorzio per la Tutela dell’Agnello di Sardegna IGP (CONTAS) dal 2017, laureato in Agraria con Dottorato in Scienze e Tecnologie Agrarie. He is graduated and with a PhD in Agricultural Science and Technology. He’s involved in Life Green Sheep project and tell us more about his interest in this program.

 

Alessandro, puoi dirci che cosa è CONTAS?

Alessandro: CONTAS, con i suoi con 5100 associati, rappresenta e raggruppa il 40% degli allevamenti ovini della Sardegna, distribuiti in maniera omogenea in tutto il territorio regionale che hanno prodotto nel 2022 l’85% degli agnelli da latte italiani a marchio IGP.

Il Consorzio è interessato ad aspetti della ricerca??

Alessandro: Da anni collaboriamo con diversi Enti di ricerca che operano in Sardegna come Agris e l’Università di Sassari, che sono tra i partner di questo progetto. Consideriamo ogni fase di un progetto di ricerca come un’occasione di crescita per le nostre aziende

Consideriamo ogni fase di un progetto di ricerca come un’occasione di crescita per le nostre aziende

Alessandro: noi perseguiamo con i nostri soci il miglioramento della filiera dell’agnello di Sardegna IGP, assieme all’obiettivo di una sempre maggiore sostenibilità e certificazione delle carni, in un quadro mondiale delicato che ci deve però vedere protagonisti del nostro futuro. Abbiamo deciso di prendere parte al progetto Greensheep, perché vogliamo assicurarci che ogni passaggio della filiera produttiva del nostro agnello raggiunga gli standard di sostenibilità ambientale prefissati dalla Comunità Europea. Noi non ci accontentiamo che gli agnelli seguano le madri al pascolo e siano alimentati con il loro latte, ma vogliamo assicurarci che anche le madri stesse siano allevate secondo standard rispettosi dell’ambiente, e che nelle aziende zootecniche socie del Consorzio si mettano in pratica tutte quelle azioni volte a ridurre l’impatto ambientale dell’azienda stessa. Per far questo riteniamo sia fondamentale conoscere bene prima di tutto la realtà Sarda, e poi andare ad esplorare come lavorano i nostri colleghi negli altri stati membri del progetto, perché dal confronto si potranno sicuramente evidenziare maggiori punti critici della filiera, ma anche sviluppare azioni di mitigazione adatte ad ogni singolo allevatore.